Posa della Lapide alla Cà della Camera

L’idea nacque durante una visita a Milano nel Novembre 1997, invitati dalla Curia Milanese per i festeggiamenti della nomina di S. Ambrogio a Vescovo di Milano. Eravamo presenti nel Palazzo dell’ A.P.T. del Milanese proprio di fronte al Duomo di Milano, alla presenza di autorità civili e religiose della città.

Terminati gli interventi degli oratori, qualcuno di noi intervenne,precisando che : Tutto il Duomo di Milano è passato da Tornavento, difatti il Naviglio Grande fu ricavato dal Ticino, chissà perché a Tornavento. Ne studiò la fattibilità  quel genio che fu Leonardo da Vinci.

Qualcuno dei presenti fece una promessa: procureremo una lastra di marmo di Candoglia, scolpiremo la Storia dall’inizio del Naviglio e la poseremo alla Cà della Camera.

“Detto e fatto!!”

2 Novembre 1998

Cà della Camera, alla presenza di Autorità Religiose e Civili,  scolari con i loro insegnanti, si scopre la lapide con scolpite   queste parole:

Con l’ultima scritta abbiamo ricordato anche S.CARLO, che proveniente da Arona , secondo la tradizione si fermò in preghiera nel luogo ove esiste un Oratorio dedicato alla S.Vergine, che i barcaioli avevano eletto a loro Protettrice nel periglioso viaggio  verso il Lago Maggiore, considerato che il tratto peggiore del Ticino era da Tornavento  fino a Sesto Calende.

L’Oratorio fu spazzato via dalla piena del 1600, è rimasta sola la campanella tutt’ora visibile sul tetto dell’edificio della Cà della Camera, vene suonata a martello una volta all’anno in occasione della notturna  Caminàa da l’ulia” a Dicembre, organizzata dal ricercatore locale Ambrogio Milani.

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