Capitolo XV

6 Giugno 2010

La Nostra Confraternita ha organizzato nella mattinata un tour in Brughiera precisamente sulla via Gaggio, via antichissima , il toponimo longobardo e deriva da gahagi,gahadium(bosco sacro, recintato) bosco riservato agli Arimanni, nella gerarchia longobarda:uomini liberi atti alle armi.

Si ha notizia di una “bardia de Gadio nel 1333 e un prato di “Gazio” in una pergamena del 1353.La strada, probabilmente romana, assume importanza in epoca altomedioevale, mentre medioevale è la parallela Strda Maggiore che portava ai mulini o Molinelli, romana invece è la strada  di Tribio, da “Trivium” incrocio di tre vie e Semeda, da semita, cioè strada.

Anche la zona di Gaggio fu interessata alla battaglia di Tornavento del 22 giugno 1636, tra gli spagnoli del Marchese di Leganes,governatore di Milano e i franco-sabaudi di Charles de Crequy, maresciallo di Francia. Di questo episodio rimandiamo la lettura ad altro link.

Rimase sempre importante perché permetteva di arrivare al “Porto di Oleggio”ossia al traghetto che faceva servizio sul Ticino per andare in Piemonte, prima dell’apertura del ponte di ferro nel 1898, che resiste tutt’ora all’usura del tempo ed anche ai ripetuti bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale.

Dopo l’apertura del ponte perse di importanza se non per i contadini locali a raggiungere i prati a valle adibiti a fieno che producevano in abbondanza.

Dopo che era stata inglobata nella zona di esercitazione militare,  è stata   recuperata da parte di un Comitato capeggiato da Ambrogio Milani, che l’ha riportata al suo stato originario e abbellita ulteriormente da stazioni che raccontano con cartelli ed oggetti originali di uso comune della vita e del lavoro che i nostri Avi conducevano.

Nonché reperti anche archeologici , tratti di strada antica  e tanto altro ancora,  insomma tutta la Storia che la strada ha vissuto:testimone muta .

Lavoro di recupero, restauro e divulgazione del Milani tanto che è stato encomiato dall’Ente Parco Lombardo della Valle del Ticino con una targa esposta alla Vecchia dogana Autro-ungarica sede dell’ente, edificio che fungeva da controllo, quando il confine col Piemonte era il fiume Ticino.

Naturalmente Cicerone è stato lo stesso Milani socio ad Honorem della Confraternita, che ha successivamente accompagnato la comitiva a visitare la chiesetta della Maggia, piccola ma molto suggestiva da dove si gode un panorama della Valle del Ticino,  al cui interno è raffigurato in affresco uno stemma riproducente un motto: “sustinent ossa triunphum” il successo si sostiene sui morti”, frase che racchiude molte verità.

Tutto ciò illustrato te spiegato ai nostri Ospiti che a malincuore hanno fatto ritorno al ristorante Bertoni, dove hanno potuto rincuorarsi e ritemprarsi con un pranzo a base di ricette elaborate con i prodotti locali e del fiume.

 

15° Capitolo Gastronomico

6 Giugno 2010

 

Minuta

§Pane e grissini a lievitazione naturale

 Stuzzicherie

 Millefoglie di trota affumicata con le sue uova ,  insalatina e citronette

Risotto Carnaroli con la tinca e piselli

Lasagnette integrali con funghi misti

Faraona laccata al miele e spezie

Giardinetto di verdure

Torino di patate

Semifreddo allo yogurt naturale all’amaretto

Salsa di fragoline

Frutti di sottobosco

I frollini

Caffè servito al samovar

Dolcetti di Tornavento

Vini:

Prosecco

 Bianco di Custoza d.o.c.g.

Cantine Pasqua

Morellino si Scansano d.o.c.

Produttori del Morellino

Brachetto d’Acqui

Conti d’Elsa d.o.c.g.