Capitolo XVI

Domenica 5 Giugno 2011
Tornavento

Per l’Anniversario del 150° dell’Unità d’Italia, abbiamo organizzato un Capitolo degno della giornata.

Il  ritrovo con una tradizionale  abbondante colazione tipica al ristorante Bertoni sede dell’associazione, a seguire con un Cicerone d’eccezione, il nostro CFA ad Honorem Ambrogio Milani, gli Ospiti sono stati guidati  nella visita all’incile dello storico Naviglio Grande, dove anni orsono abbiamo posato una lapide che ricorda l’avvenimento in tutta la sua Storia.

Nelle vicinanze si pu ò ammirare un cippo posato nel 1819 in onore dell’Arciduca Rainieri,Vicerè del Lombardo Veneto in occasione di un rifacimento dello Sperone e della Paradella, che potrete ammirare nella  sua ultima sistemazione a cura del Parco del Ticino.

Si è proseguito con la visita alla centrale idroelettrica automatica di Tornavento, grazie all’interessamento del direttore ing. Matteo Salvini, occasione rara solo per i Nostri Ospiti.

La centrale termoelettrica di Tornavento (1901-1912)
All’inizio del Novecento, l’esperimento a trazione elettrica della linea ferroviaria “Varesina”, portò – da parte delle Strade Ferrate del Mediterraneo – alla costruzione di una centrale termoelettrica  in  territorio di Tornavento. Si tratta di una delle prime centrale del genere, visto che la prima in termini assoluti  nell’Europa continentale fu quella di Santa Radegonda a Milano, messa in servizio  nel 1883. La centrale termoelettrica di Tornavento comprendeva otto caldaie di costruzione Franco Tosi che producevano vapore alla pressione di 12 Kg/cmq, le quali alimentavano delle motrici a vapore compound del tipo  Sulzer a tandem della potenza di 1038 KW, volano ed alternatore trifase diretta mente accoppiato da 750 KW, 12 KV e frequenza di 25 periodi. Non  sono chiare le ragioni che portarono  all’abbandono e alla demolizione della centrale della quale, Non sono chiare le ragioni che portarono all’abbandono e  alla demolizione della centrale della quale, alcune tracce, sono ancora oggi inglobate nella cantina di una casa civile.  Terminato il tour, si è ritornati al  ristorante dove è stato servito un  aperitivo in giardino.  A seguire  un pranzo, le cui ricette sono state estrapolate dal libro “ Pranzo al Quirinale” preparato in occasione dell’insediamento da parte del Re Vittorio Emanuele II.  a Roma come Capitale d’Italia il 2Luglio 1871.  Alcune ricette sono di Giovanni Vialardi, capocuoco alla corte  di Carlo Alberto e  Re .

Altra ricercatezza è stata la diffusione delle musiche che all’epoca hanno rallegrato il pranzo: dalla Marcia Reale, Marcia della Brigata  Guardie del Regno di Sardegna,La Traviata di Verdi e molte altre. E’ stata donata  una copia del menu ad ogni Confratello. E’ seguito  l’intronizzazione dei  Nuovi Cavalieri e lo scambio dei doni. Una copia di un libro curato dalla nostra Socia Stefanina Mirata e da Alessandro Volpato dal titolo “LE DONNE NEL  RISORGIMENTO, è stata donata ad ogni Confraternita. Troverete le notizie sul link “INIZIATIVE”

Una esposizione di menu d’epoca originali a cura del CFA ad Honorem Pietro Tenconi.

Copia della stampa d’epoca della Centrale di Tornavento del 1901 .