Foto di Gruppo dei Cavalieri del Fiume Azzurro e Pietro Tenconi

Capitolo V

4 Giugno 2000

Siamo così giunti al primo lustro di vita, anno fatidico, l’ultimo di un secolo e di un millennio.

Per la prima volta, come spiegato precedentemente, si decise di effettuare il Capitolo Culturale -Enogastronomico la prima domenica di Giugno, mentre la Rievocazione Storica l’ultima domenica.

La giornata iniziò con una sostanziosa colazione tipica varesotta, a base di piatti rinomati: dalla rusumada, al san carlin, alla panceta al bulogna, oltre alle tradizionali brioches e cappuccino.

Successivamente ci recammo a Cà della Camera, per visitare l’edificio storico del dazio e la lapide che avevamo posato nel 1998, (ne parliamo esaurientemente nel capitolo INIZIATIVE), mostrando ai convenuti anche la presa detta dello “Sperone”da cui nasce, dal Ticino, il Naviglio Grande.

Al termine il corteo si diresse al Monastero S.Michele, già sede della Biblioteca Comunale di Lonate Pozzolo, gentilmente ospitati dall’assessore alla Cultura, ove il Prof. Franco Bertolli tenne una breve conferenza sulla Battaglia di Tornavento, per far meglio comprendere l’evento trattato.

Presso il Ristorante Bertoni, allora Sede del Nostro Sodalizio, si svolse la parte gastronomica come consuetudine.

La fine del millennio diede lo spunto per il nuovo nuovo menù.

Dal ricettario: “Il Cuoco piemontese perfettionato a Parigi” di Giovanni Silvestri fu estrapolato il menù.

Nel 1700, avvenne un ricambio sulla supremazia culinaria.

Dalla fine del barocco italiano,con i sapori agrodolci, con piatti fatti più per la vista che per il palato, con abbondanza smisurata, si passò “nuova cucina francese”.

Nouvelle cuisine” ante litteram.

I Corsi e Ricorsi della Storia, anche in cucina.

Difatti in quel periodo cambiò totalmente la metodologia in cucina, la composizione delle “minute”, a tal punto che anche nella terminologia i ricettari italiani furono influenzati dal francese. Si introdussero termini quali: i “jus , i coulis, court-bouillons” etc .

Gli interminabili banchetti , furono sostituiti da sequenze organoletticamente più consone ai palati, così come oggi li intendiamo.

Il Piemonte, stante la vicinanza anche politica, oltre che geografica, fu influenzato “in primis”.

Incominciarono anche ad apparire in maniera massiccia, i nuovi prodotti provenienti dalle Americhe: pomodori, patate, cioccolata, caffè etc.

La Minuta

Primo servizio

Minestra

Sparagi col sugo di piselli

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Hors d’oeuvre

Salmone in cascia di carta

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Secondo servizio

Entrée

Matelote alla Generale

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Terzo servizio

Trasmesso

Ragù di pomi di terra

Pollo d’India à l’escalope

Con jus di carne

Couli di pomi doro

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Quarto servizio

Trasmesso

Rissole alla napoletana

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Quinto servizio

Composta di albicocchi

Ghiaccio alla crema di cioccolata

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Ratafià di ciriege

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Bevanda di caffè e bacetti di Tornavento

I vini abbinati : Clivio rosato, Torgaio Chianti Classico d.o.c.g., Sorelle Vin Santo della Casa Vinicola I.L. Ruffino

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